Samenvatting "Op weg naar rust: de PILLAR-methodiek voor levensbrede begeleiding bij autisme" van Herman de Neef de PILLAR-methodiek in vogelvlucht".
Sintesi di: "In strada verso la tranquillità": il metodo PILLAR e le linee guida per accompagnare vita natural-durante gli autistici; di Herman de Neef
PILLAR: il metodo in poche parole
Il metodo PILLAR può spezzare il circolo vizioso in cui le persone si trovano a causa del loro autismo. Questo può aprire la strada verso la crescita e lo sviluppo dell'autistico.
Allo stesso tempo, si tratta di un metodo con il quale si può diminuire l'intensità della violenza di reazioni emotive e stabilizzare il funzionamento delle persone affette da autismo. Si pensi alla riduzione del senso di frustrazione, reazioni aggressive, sconforto e disperazione. Lavorando con il metodo PILLAR si alleviano i sintomi più gravi delle persone con autismo; anche di quelle portatrici di grandi blocchi o quelle resistenti alla consulenza, beneficiano di questo metodo.
I sei pilastri del metodo PILLAR sono:
• Presenza
• Interazione
• Life Coaching
• Ascolto
• Azione
• Quiete
Perché una guida a vita? Perché un problema che dura una vita ha bisogno di una risposta vita natural-durante. Il metodo PILLAR definisce le linee guida del Life Coaching così come la presenza di un coach a vita. Come esposto nel metodo PILLAR, si fa in modo che le persone con autismo superino gli ostacoli dovuti all'attuale organizzazione delle cure e della psichiatria. Un altro termine comunemente usato per il coaching a vita in autismo è life coaching. (accompagnamento a vita)
Che cos'è il coaching a vita?
Coaching a vita o orientare una persona in maniera professionale a vita sono in realtà la stessa cosa. E' una sorta di istruzione adeguata a tutti i settori della vita e in tutte le fasi della vita. Pensate alle varie aree della vita: lavoro, istruzione, alloggio, finanze, salute, relazioni sociali, tempo libero e gli hobby. La guida si concentra sul sostenere in questioni pratiche così come nel supporto in pratiche amministrative o l'imparare a cucinare e pulire, ma anche a relazionarsi nel sociale o avere successo con lo studio o il lavoro.
Si pensi alle varie fasi della vita: infanzia, fanciullezza, adolescenza, genitorialità. Ogni fase della vita richiede competenze diverse ed ha esigenze diverse. E' importante che la guida ne tenga conto e anticipi i cambiamenti in ogni nuova fase; tra le altre il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria, la transizione dalla scuola al lavoro, dalla famiglia alla vita indipendente. Per un genitore con autismo il passaggio di un bambino a una nuova fase di vita fa si che anche il genitore ottiene un ruolo e una posizione diversa. Il metodo PILLAR offre una base metodologica e degli appigli per aiutare ed approcciare le persone sulla base di un accompagnamento a vita. A tutti i livelli e in tutti gli aspetti della vita: compreso rispondere a domande su gli ambiti più spirituali o a domande specifiche. Il successo del metodo si basa sull'ascolto. Ascoltare e comprendere dall' autismo stesso. In breve, il metodo PILLAR offre ai coaches un metodo lavorativo attraverso il quale aiutare le persone con autismo nel loro cammino attraverso la vita e la società
Struttura del metodo
Il metodo PILLAR accompagna il coach lungo i sei punti centrali del vivere con l'autismo. L' Autismo e come esso si esprime, in maniera diversa in base alla diversità dei pazienti.. Ci sono perciò molti problemi da affrontare e spesso molto complessi. Per venirne a capo è di aiuto approcciare un problema da più punti di vista .L'autore parla dei diversi punti dell'approccio nel primo capitolo.
Il PILLAR è orientato allo sviluppo della metodologia. Discuteremo molte questioni. Facciamo questo perché la definizione e la denominazione dei problemi è importante per la risoluzione dei problemi stessi e la gestione di essi. Esaminiamo anche le opportunità e le potenzialità di crescita. Dopo la descrizione del problema seguono, quindi, sempre consigli pratici su come il coach tratta i problemi e su dove sono le opportunità di apprendimento . Il metodo PILLAR è quindi una guida per il tecnico per capire il cliente e da questa comprensione partire per trovare soluzioni e lavorare alla crescita dell'autistico.
I sei pilastri del metodo PILLAR
Il primo PILASTRO è quello della presenza
Con il vocabolo PRESENZA si sottolinea l' importanza che il coach sia consapevole che in autismo e ADHD spesso vi è una base di irrequietezza interiore e una sensazione di disagio o insicurezza. Fare proprio questo e sapere come affrontarla aiuta il coach nel suo approccio e lo collega nel modo migliore a questa parte dell' autismo.
Nel capitolo sulla RSVP si parla delle implicazioni di questa inquietudine. L'allenatore riceverà strumenti pratici che sarà, attraverso i quali, e con la sua presenza può porre una base verso la tranquillità e la sicurezza.
Il secondo Pilastro è quello del Interazione
L'INTERAZIONE parla delle conseguenze dell' autismo in ambito sociale e comunicativo. Il capitolo sulla interazione si riferisce quindi, in parte, agli effetti dell' autismo dalla capacità meno ben sviluppata a Teoria della Mente.
In un rapporto di collaborazione tra il coach e cliente connessione la fiducia e il legame che si va a formare sono molto importanti. Come costruire questa fiducia viene ulteriormente trattato in questo capitolo. Per molte persone con autismo e ADHD possono esserci una serie di motivi per far fallire una relazione,ed anche la relazione con chi cerca di aiutarlo può andare in pezzi. La fiducia che riesce a costruire un coach che accompagna in tutti i settori della vita, è spesso la chiave per passare a una vita più stabile.
Il terzo PILASTRO è il Life Coaching
L'autismo colpisce a livello sociale, pratico e relazionale. Le implicazioni si estendono ai valori più umani più e profondi. Pensate alla consapevolezza e all'acquisizione dell' autonomia. Si pensi al raggiungimento del controllo sulla propria vita. Come le persone vedono le loro prospettive future. Gli effetti dell' autismo e dell'ADHD influiscono a livello esistenziale. All'interno di questo capitolo ci sono degli spunti che aiutano il Life Coaching ad essere guida verso il cambiamento
Questi primi tre pilastri sono basati soprattutto sulla comprensione, il giusto atteggiamento e l'attitudine da tenere. Attraverso la pratica e il lavoro quotidiano si vedrà come il coach si raffronta con l' autismo e come dare la direzione al vostro lavoro. Nei seguenti due pilastri, si pone l'accento sull'analisi e le azioni risultanti da essa.
Il quarto PILASTRO è l' Ascolto
Per "Ascolto" si intende la fase analitica del metodo riferita ai primi tre pilastri. Con l'autismo, ci sono spesso problemi con l'acquisizione e il mantenimento di nozioni. Questo vale a vita. Il buon ascolto e l'analisi aiutano il coach a compensare l'inferiore capacità di coerenza e centratura del cliente . In questo capitolo vengono descritti diversi metodi che, insieme, rendono giustizia a una vita in analisi. In questo modo è possibile individuare in prospettiva problematiche che vanno avanti a vita e permettere al coach di reagire di conseguenza. Anche in questo capitolo, si danno consigli pratici attraverso degli esempi. I temi trattati sono: lo sviluppo individuale e la competenza di base rispetto al lavoro e al pensiero. Grazie a questo il coach stesso apprende come indirizzare e sviluppare il proprio lavoro.
Il quinto PILASTRO è quello dell'azione
Nella sezione Azione si discute del problema dell'autismo inerente al fatto che vi è spesso un divario tra il pensiero, riflessione e azione. Questo PILLAR parla delle capacità, meno sviluppate, delle funzioni esecutive degli autistici. Le informazioni da elaborare passano, a causa dell'autismo, spesso in maniera diversa. Come coach è possibile fare un clic per collegarsi con uno stile di apprendimento diverso. Ci sono consigli su come le persone con autismo possono meglio essere aiutate ad imparare.
Il sesto PILASTRO è quello della Quiete
La sensazione di stress è un peso per molte persone con autismo. Spesso è profondamente ancorata alla condizione dell'autistico. Insieme alla capacità di apprendimento e all'opportunità di sviluppo personale, si può imparare a gestire lo stress dei pazienti.
I vari passaggi attraverso i capitoli che vanno dalla " Presenza" all'"Azione" contribuiranno alla riduzione dello stress ed ad un aumento del senso di pace interiore e quindi di sicurezza. Risultato del metodo PILLAR è dunque un senso di maggiore tranquillità. La tranquillità crea più stabilità. La fiducia delle proprie capacità è maggiore. Vi è più energia per attività e, o lavoro. La fiducia in se stessi e l'autostima sono più forti. La sensazione di tranquillità protegge l'autistico, nonostante i suoi problemi e le sue limitazioni. In questa quiete sono coinvolti anche i familiari, partner e genitori, perché anche loro non sono più soli nella loro preoccupazione e nel loro dolore. Potrebbe essere il preludio di un ulteriore sviluppo che prima sembrava impossibile da essere realizzato a causa dell'autismo.
Nel commento l'autore riflette e pone l' attenzione sullo stato dei fatti per quanto riguarda l' autismo nella società e su come una guida "vita natural-durante" nell'attuale situazione contribuisca ad una migliore e più efficiente cura dello stesso.
Titolo: In strada verso la tranquillità
Autore: Herman de Neef
Editore: Inspired Qualtiy Publishers
ISBN: 978-90-819659-0-3
Disponibile sul sito: www.iqcoaches.nl e www.pillarmethodiek.nl o via (online) libreria.
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